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Un’unica data in Umbria per questo intenso spettacolo di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, premiati recentemente con il Premio Hystrio Associazione Critici Teatrali per il lavoro di approfondimento che da anni stanno svolgendo sull’opera pirandelliana.
Si tratta infatti di una scrittura scenica originale che comprende L’uomo dal fiore in bocca e Sgombero, due atti unici che saranno presentati assieme ad alcuni frammenti dei Colloqui coi personaggi sempre di Pirandello.
Gli attori e registi siciliani, affiancati sul palco da Margherita Smedile, raccolgono i fili del loro percorso e li intrecciano – in un gioco di contaminazioni e di sovrapposizioni – a dialoghi surreali e citazioni fulminee attinte dal repertorio di Totò e Vicè, personaggi fantastico/poetici del teatro di Franco Scaldati, per comporre una riflessione umoristica e struggente sull’attesa, la negazione e l’accettazione della morte.
Mettendo insieme questi due atti unici si ha la percezione del senso di grande vitalità e disprezzo del comune pensare che si respira in tutta la drammaturgia di Pirandello, della capacità di irridere e far ridere con amarezza dei vizi e dei paradossi della società.
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Il luogo delle azioni – una stazione ferroviaria in cui sembra si sia fermato il tempo, per un bombardamento o una calamitá naturale – diventa la “stanza della tortura” che Giovanni Macchia individua come topos costante nei lavori pirandelliani. E il fiore in bocca diventa malattia di una intera società.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.
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