La giuria, capitanata da Anna Moroni, ha deciso sulla base di tre dolci al sedano nero. L’Ottobre trevano entrerà nel vivo sabato 6 ottobre, alle 21, con la 32ª Corsa dei carri
Un’enorme torta al cioccolato e vaniglia, dalla forma tradizionale, abbellita, rigorosamente, con il sedano nero di Trevi, è valsa la vittoria al terziere del Piano. La giuria d’eccezione, composta dalla cuoca televisiva, Anna Moroni, dall’assessore alla cultura della Provincia di Perugia, Donatella Porzi, e da Anna Rita Fioroni, presidente dell’Università dei Sapori di Perugia, infatti, non ha avuto alcun dubbio nell’assegnare, giovedì 4 ottobre, il Palio del “Convivium terzieri”, dipinto dallo spellano Mauro Manini, alla taverna del Piano, che ha avuto la meglio così su quella di Matiggia e del Castello. La gara gastronomica, che si è svolta in piazza Mazzini, a Trevi, ha aperto, di fatto, la nuova stagione dell’Ottobre trevano, che quest’anno ha in serbo un ricco cartellone di “Appuntamenti d’autunno”, a cominciare dalla Corsa dei carri, per l’assegnazione del 32º Palio dei Terzieri, che si disputerà sabato 6 ottobre, alle 21, nel centro storico. “Dopo l’ultima prova ufficiale di mercoledì 3 ottobre – ha affermato Patrizio Dominici, presidente dell’Ente Palio dei Terzieri –, le frazioni sono pronte. Ritengo che un sano spirito competitivo sia alla base di tutto. L’anno scorso, per la sfida, abbiamo avuto circa 35mila presenze e quest’anno ce ne aspettiamo altrettante, forse qualcosa in più”. Il Palio dei terzieri rievoca la tenacia e l’ardore con cui i giovani trevani fecero riemergere la loro città dalla distruzione avvenuta nel 1214 per mano degli spoletini, come riportato negli annali ecclesiastici. La corsa, dal 1980, viene anticipata, ogni anno, oltre che dal corteo storico, con 500 figuranti in costume d’epoca, dalla cerimonia di apertura che, insieme alla gara del dolce, ha previsto anche la cena itinerante iniziata, nella piazza principale della città, con un ricco aperitivo. Una sorta di passeggiata enogastronomica proseguita nelle taverne dei terzieri, rispettivamente del Piano, del Castello e Matiggia, in cui si sono potute degustare le rispettive specialità: una vellutata al sedano nero, un primo piatto a base di chianina, per finire poi con il maialino arrosto con patate.
“I piatti – ha commentato Anna Moroni – erano ottimi. Per il dessert io avrei preparato dei raviolini dolci con sedano nero e crema inglese alla vaniglia”. Un’iniziativa apprezzata anche dalle altre giurate. “Quella proposta dall’Ente Palio – ha detto Donatella Porzi – è una formula straordinaria, perché, oltre alla possibilità di gustare una pietanza per ogni taverna, offre anche l’occasione per visitarle tutte”. “Ogni taverna – ha sottolineato la senatrice Anna Rita Fioroni – ha saputo interpretare in maniera eccellente i prodotti tipici della produzione enogastronomica trevana, tra cui il sedano, il tartufo e l’olio”. L’Ente Palio dei terzieri, organizzatore della manifestazione, insieme a Pro loco e Comune di Trevi, consegnerà un Palio anche al vincitore della gara tra i tamburini dei terzieri, sabato 13 ottobre, alle 21, in piazza Garibaldi, e del quinto “Torneo nazionale tiro con arco storico”, domenica 14, alle 9, al parco di Villa Fabri. A queste due iniziative, si aggiungono le scene di vita medievale, in programma il pomeriggio di sabato 27 e domenica 28 ottobre, nel centro storico. Nel corso del mese, inoltre, ci saranno anche diverse manifestazioni enogastronomiche, capitanate dalla tradizionale Sagra del sedano nero e della salsiccia, domenica 21 ottobre, dalle 9 alle 20, giunta alla sua 48ª edizione e da cui, di fatto, è nata l’intero programma. A questa si affiancheranno “Gusta Trevi”, domenica 14, e la “Castagnata e antichi sapori”, l’ultimo giorno della manifestazione. In programma anche mostre di pittura, spettacoli teatrali e musicali, e tante iniziative per i più piccoli. “Un cartellone – ha concluso Angelo Gallo Carrabba, commissario prefettizio del Comune di Trevi – che cerca di tenere tutto insieme, attraverso un unico filo conduttore, che è la ricerca e la custodia della memoria dell’identità del territorio, fondamentale per poterci porre con un’immagine definita anche all’esterno”.
Maria Galeone
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