“L’arte come terapia” è il titolo, fortemente evocativo, del libro scritto da Alain de Botton e John Armstrong che, in maniera per nulla banale, introduce l’arte nella vita quotidiana di tutti noi, facendola passare per le emozioni. Quando sentiamo parlare dell’importanza dell’arte, di rado riusciamo a capirne il collegamento con la vita quotidiana, spesso la consideriamo qualcosa di fortemente lontano e circoscritto alla sola aura estetica e contemplativa.
In questo libro che oggi consigliamo, l’arte assume un ruolo fondamentale nella gestione delle emozioni quotidiane, aiutandoci a risolvere i dilemmi più comuni. In un momento particolare come questo, a maggior ragione, un’accurata scelta delle opere d’arte in cui immergersi può consentire di smuovere problematiche e dilemmi rimossi o sepolti nell’inconscio che chiedono di entrare a far parte del nostro portato emotivo. Il punto è cercare di cogliere lo spirito di chi l’ha ispirata. Il libro si struttura in cinque macro sezioni (metodologia, amore, natura, denaro e politica) e, per ognuna di queste, gli autori propongono una carrellata di opere che propongono delle chiavi di lettura a situazioni che tutti ci troviamo a vivere.
Impossibile dare di questo libro una chiave di lettura oggettiva, ed è qui che risiede la sua forza, poiché ogni annotazione con la rispettiva ricezione dipende dal singolo vissuto di ciascun lettore. Per concludere, un libro piacevole, che fa riflettere senza appesantire che può concederci uno spiraglio dall’isolamento ricordandoci quella che è la missione prioritaria dell’arte: cambiare la nostra esperienza del mondo.
Per tutti coloro che volessero testare con mano il potere terapeutico dell’arte e del suo linguaggio universale, vi invitiamo a seguire la pagina Instagram ufficiale del Musée d’Orsay che in questi giorni di quarantena ha messo in piedi un progetto che, attraverso la pubblicazione di un quadro al giorno, consente un viaggio splendido nel mondo impressionista, attraverso i colori, le luci e le sfumature eterne dei giorni più luminosi dell’ottocento francese.