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“Finché abbiamo tempo operiamo il Bene”
(San Francesco d’Assisi)
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Queste parole del Santo sono state il filo conduttore della serata di beneficenza giunta ormai all’ottava edizione. Un milione di euro è la cifra raccolta durante la celebre maratona di solidarietà “Nel nome del cuore” che, con la conduzione di Carlo Conti, ha raggiunto il primo posto anche nei dati Auditel aggiudicandosi uno share del 25%. Una gigantesca riproduzione del rosone della Basilica di San Francesco ha fatto da suggestiva cornice all’evento trasmesso in prima serata su Rai uno il 4 giugno 2010. Lo spettacolo ha avuto come protagonisti numerosi cantanti e cantautori del panorama musicale nazionale: Malika Ayane, Irene Fornaciari, Matteo Macchioni, i Nomadi, Renato Zero, Francesco Renga e Rosalia Misseri hanno portato nella città serafica la loro voce e un assaggio del loro migliore repertorio allo scopo di sensibilizzare i presenti e gli ascoltatori sul dramma del terremoto che ha colpito Haiti nel gennaio scorso.
Alle musiche si sono alternati interventi autorevoli come quello del Nunzio Apostolico di Haiti, Mons. Bernardito Hauza e quello del Prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza del patrimonio artistico assisano rispetto a tutta la storia dell’arte italiana “Nella Basilica di San Francesco è nata la storia dell’arte moderna”.
Una forte testimonianza di fede è stata portata dal difensore della Juventus Nicola Legrottaglie che ha raccontato la sua esperienza di uomo e di calciatore nella cui vita la spiritualità occupa un ruolo fondamentale. Non a caso il numero della maglia che indossa sul campo, il 33, simbolicamente si ricollega agli anni di Cristo. “Non è la religione o un’istituzione che guida il mio cammino, ma è Gesù ad indicarmi la strada attraverso il quotidiano contatto con Lui tramite il Vangelo […], il Sacrificio di Cristo mi ricorda l’importanza di ascoltare la voce interiore che mi guida verso lo Spirito Santo e non la voce carnale, fonte di perdizione”.
Il Padre Custode Giuseppe Piemontese e Padre Enzo Fortunato hanno invitato i cittadini a mandare un sms nel segno di quella carità che Assisi ha sperimentato quando nel 1997 è stata a sua volta colpita dal dramma del terremoto.
La serata è stata organizzata nella ricerca di un connubio tra spiritualità e spettacolo grazie alla collaborazione tra la Rai e i membri del Sacro Convento e i fondi raccolti sono stati indirizzati alla costruzione di un centro di accoglienza per giovani e bambini a Grand Goave, città fortemente colpita dal sisma.
Le note di “Let it be”, intonate da Rosalia Misseri hanno chiuso la serata mentre una platea gremita salutava gli ospiti intervenuti durante le due ore di diretta. Padre Piemontese ha così ribadito l’invito a seguire l’insegnamento di San Francesco, rinnovando l’appuntamento per il prossimo anno, in quella che ormai per consuetudine viene definita la “festa estiva del Patrono”.
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