Porta Eburnea
PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI ENZO MARCACCIOLI “PORTA EBURNEA “ PRESSO L’ASSOCIAZIONE ACROPOLIS IN VIA BONAZZI, 41 EX CHIESA DI S. MARIA DEL SUFFRAGIO.
Giovedi 23 ottobre alle ore 17,30 verrà presentato l’ultimo volume della collana Le Dita e il Palmo, raccolta in sei volumi che raccontano Perugia con le sue cinque porte , le sue vie regali e che la rappresentano, appunto, come una grande mano aperta dove il palmo è l’acropoli e i cinque rioni le sue lunghe dita aperte verso le valli e l’antico contado.
L’ultima fatica di questo studioso, ricercatore accanito e perspicace, autentico “roditore d’archivio” che sa come pochi assemblare notizie e informazioni,talora inedite, e trasferirle con passione e perizia sulla carta stampata, regalandoci spicchi di vita vissuta e di cronache di un passato, spesso remoto, che è poi il nostro, quello di autentici perugini nati e cresciuti nella città del Grifo e del Leone e temprati dalla sua sferzante e gelida tramontana, è il volume Porta Eburnea che, fresco di stampa e per i tipi di Futura, verrà presentato alla città a cura della Associazione Culturale ACROPOLIS retta dal suo Presidente Mario Orsini, che sarà anche uno dei relatori.
Enzo Marcaccioli ha già prodotto in passato altri interessanti lavori, da solo o insieme ad insigni studiosi e storici locali ed ha già dato alle stampe per la collana “Le Dita e il Palmo”i volumi “Campus Orti Sancti Petri” omaggio al Borgo Bello, “ Sant’Antonio e Fonte Nuovo” due borghi del Rione del Sole , “Porta Sant’Angelo” la Conca il Borgo e via di Pastine . Ha in preparazione “Porta Santa Susanna” la dimora Degli Oddi, e “Il Palmo” visioni della Terra Vecchia.
Il volume che si andrà a Presentare e del quale l’antropologo Michelangelo Giampaoli traccerà un’approfondita analisi sui fatti e misfatti che le cronache cittadine ci hanno tramandato per merito non solo dei cronisti di allora , ma soprattutto dei ricercatori, degli studiosi e degli storici che nei secoli , o nella contemporaneità, si sono dedicati alla loro accurata analisi, rappresenta un po’ il riscatto di un borgo, splendido e dimenticato, che vuole tornare a rivivere, aggrappandosi, anche, ad un passato fatto più di splendori che di miserie e uscire da un isolamento che sembra senza via d’uscita.
Marcaccioli esamina il quartiere di Porta Eburnea, quello posto a mezzogiorno della città, la parte di sud ovest, la terra dei Baglioni i Signori di Perugia, che sul Colle Landone e sulle sue propaggini avevano costruito la loro poderosa, principesca e turrita cittadella che gli consenti, pure tra ribellioni, rivolte, guerre interne, e faide familiari, di tenere ben saldo il comando della città per un lunghissimo periodo e fino alla fatale autodistruzione e all’avvento del Potere Pontificio.
Si disserta sull’origine del nome Eburnea e si conviene che nessun nome poteva essere più azzeccato per quella porta maestosa , ben diversa dall’attuale, eretta sotto a quella che un tempo era l’altura sulla quale svettava il Tempio di Minerva costruito di colonne di marmo bianco e le sottostanti mura e la porta ornate di ciclopici conci di travertino color del latte che sotto il riverberare della luce del sole, dalla mattina alla sera, dava a quel luogo sacro lo splendore “eburneo”, appunto, di quei luoghi e percepibile anche da grande distanza. E si parla anche della cinta muraria etrusca del Campaccio e della Postierla, probabile terminale di un’opera idraulica sotterranea costruita per drenare le acque del Colle del Sole e del Colle Landone soprastanti, vista l’alta perizia ingegneristica idraulica , della quale gli etruschi erano famosi.
Si contano gli abitanti del rione di Borgna (o Borgne) come la vulgata popolare ce l’ ha tramandata, si contano “i fuochi”, si parla di pestilenze, di carestie, di usanze e riti propiziatori, di conflitti, di vendette e soprattutto delle faide intestine che distrussero la potente famiglia dei Baglioni , che sulle pietre di quel rione, bagnate con il loro sangue e quello dei loro nemici, hanno scritto la storia di Perugia.
Un libro affascinante, ricco e ben documentato per conoscere meglio la storia di una parte importante della città, forse la più significativa e “nobile”,che ancora ci sa stupire e affascinare con le sue vestigia,i resti gloriosi d’una civiltà , nobile, colta e fiera, sepolti nella Rocca Paolina e fortunatamente messi in luce in un suggestivo itinerario archeologico e che ne fanno una della attrattive più importanti della città e che potrebbe ancora riservare grandi sorprese se si volesse, come si spera, indagare tutta la vasta area del quartiere:piazze, piazzette, giardini , fondaci ecc.
All’incontro sarà presente l’autore, Enzo Marcaccioli, mentre la serata sarà coordinata in veste di moderatore, dal Vice Presidente di ACROPOLIS, David Andrea Orsini.
È un invito da non disertare non solo per i borgatari di Borgna, ma per tutti i Perugini che amano la loro città e che soprattutto vogliono che questa, con i suoi rioni torni a rivivere di vita attiva e feconda, come lo fu un tempo, neppure troppo lontano e il volume di Marcaccioli ci aiuta non poco a comprendere meglio le nostre radici e la nostra identità più vera.
Associazione Culturale ACROPOLIS
Il Presidente (Mario Orsini)