Tabula Rasa
Dopo essere stato esposto in collettive e personali e dopo aver ricevuto vari articoli a riguardo, esce oggi in edizione digitale il libro d’artista dal titolo Tabula Rasa a cura di Michela Morelli e Roberta D’intinosante. Il lavoro è il compendio della collaborazione della fotografa bastiola con Htcos duo audio-visivo abruzzese e si compone oltre che del progetto completo, anche degli studi avvenuti in fase preparatoria contenendo infatti foto di prova e altre scartate dalla selezione principale.
http://issuu.com/valeriapierini/docs/tabula_rasa
Questo lavoro nasce nel 2013 dall’incontro e lo scambio con How To Cure Our Soul ed e ispirato al loro Tabula Rasa (Setola di Maiale Records, 2012).
“Valeria Pierini è una giovane fotografa (non ha ancora superato i trentanni) che riesuma quell’atmosfera un po’ snob, disperata, sospesa, arrabbiata, sicura e al tempo stesso folle e curiosa dell’epoca beat. Dall’unione del media fotografico con la sua formazione umanistica nascono i suoi lavori spesso sospesi tra la realtà e il sogno. le sue opere, sono appunti, pagine di un diario dove gli scatti sono selezionati, mirati e ricercati e dove spesso le parole si legano ad essi creando un universo terzo che descrive con minuziosa dedizione attimi, impressioni e spesso temi forti come quelli della memoria, del sogno, dell’abbandono o del viaggio.”
Vanessa Rusci, Rivista 2.0
I suoi lavori sono stati pubblicati da testate quali Rolling Stones, Lazagne Art Magazine, Juliet Art Nerospinto e Vanity Fair. È stata selezionata in numerosi concorsi e tra le ultime mostre personali ricordiamo: Tabula Rasa e Io tra di voi a Perugia e Jesi, Requiem durante il SI FEST OFF di Savignano sul Rubicone e Uno e infnito in esposizione permanente al Primavera Mini Hotel di Perugia. Tra i vari progetti nel 2014, spicca tra tutti la presenza a Martyrium Sanctae Eulaliae, progetto espositivo itinerante tra la Spagna e l’Italia che partirà dal Museo Europeo Di Arte Moderna di Barcellona”.
How To Cure Our Soul è un duo audio-visivo abruzzese, fondato nel 2010 da Marco Marzuoli e successivamente raggiunto da Alessandro Sergente. La loro ricerca si concentra sull’analisi delle interazioni input/feedback (fra individui, ambiente ed identità) tramite I’uso di linguaggi come I’improvvisazione drone, la video arte e la fotografa .
Entrambi laureati presso l’Accademia di Belle Art, sono autori di un universo di immagini in bilico tra realtà e inconscio, stimolo e reazione spontanea, suono e visione. Attraverso un uso assai personale di strumenti digitali ed analogici, Htcos riflette sulla filosofia, il paesaggio (naturale e umano) e la comunicazione. Le loro opere audiovisive sono state presentate in Italia e in Europa in mostre, happening e live set.
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