Quello della fisioterapia è un settore importantissimo nel campo medico perchè un vero professionista può riuscire a dare letteralmente “nuova vita” ai suoi pazienti, restituendo loro molto di quello che purtroppo brutte malattie hanno tolto. Nel panorama locale un giovane ragazzo sta portando avanti studi e specializzazioni insieme a successi e traguardi.
Classe 1995, assisano con origini siciliane, Alessio Vintrici si sta distinguendo nel panorama della riabilitazione e della fisioterapia con risultati eccellenti.
La sua storia, nonostante la giovanissima età, parla di una lunga formazione accademica ma anche pratica: Alessio si occupa principalmente di tutte le patologie di carattere ortopedico e sportivo. Negli ultimi anni sta focalizzando i suoi studi sui disturbi derivanti da cervicalgia, mal di testa e malocclusioni dentali.
I suoi lunghi e incessanti studi di approfondimento hanno fatto sì che la sua professionalità e conoscenza fossero all’altezza di una figura completa, in grado di risolvere le patologie ma prima ancora di infondere fiducia nel paziente, assolutamente necessaria per qualsiasi tipo di guarigione.
Eh sì, perchè la figura del fisioterapista è sempre un po’ a metà tra quella dello psicologo e del medico: cura fastidi sia fisici sia quelli che hanno origine nella nostra mente.
La caratteristica di Alessio è quella di avere una forte umanità e pazienza che trasmette al paziente sotto forma di sicurezza. Questo permette un approccio davvero efficace nella risoluzione delle problematiche.
Alessio, come è nata la tua passione?
Diciamo che fin da piccolo il mondo della sanità e della conoscenza del corpo umano mi ha sempre affascinato. Ho trovato nella figura del fisioterapista un ottimo compromesso: riflessione e dinamismo allo stesso tempo.
Hai avuto chiaro fin dall’inizio qual era il tuo punto di arrivo? Oppure hai cambiato strada nel tuo percorso?
Finito il liceo ho scelto di frequentare il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia a Perugia, per poi lasciare l’anno successivo dopo aver superato il test in Fisioterapia.. Ero piccolo, forse mi sono lasciato condizionare dai pareri di persone più grandi, oggi non rimpiango la scelta ma mai dire mai nella vita..
Qual è stata finora la tua più grossa soddisfazione lavorativa?
Mi ricordo di una paziente, una delle prime che ho avuto: ictus cerebrale molto severo. Ricordo ancora la prima valutazione: totalmente incapace di compiere qualsiasi movimento con il lato sinistro del corpo.. beh, vederla camminare e fare le scale, dopo un bel percorso riabilitativo è stata la mia soddisfazione più grande fino ad ora.
Hai da pochi mesi aperto uno studio tutto tuo, cosa è cambiato per te?
Avere un’identità propria, un luogo creato da zero, scegliendo accessori, mobili, quadri non ha prezzo. Lo immaginavo davvero proprio come l’ho realizzato: intimo ma familiare. Accogliere ora i pazienti in un mondo tutto mio, mi rende davvero orgoglioso.
Che progetti hai?
La strada è quella di continuare a migliorare le mie conoscenze e competenze: a breve inizierò un Master in Terapia Manuale all’Università di Bologna: sarà impegnativo, ma sono sicuro che mi aprirà ancora di più la mente. E’ un mondo, quello della riabilitazione, in continuo aggiornamento
Quali sono le ultime frontiere della fisioterapia?
Oggi al paziente deve essere offerto un approccio terapeutico personalizzato e costantemente verificato, nel quale è lui il vero protagonista del progetto riabilitativo, non è più considerato una “presenza passiva che riceve il trattamento”. Ultimamente, ci stiamo indirizzando verso tecnologie sempre più avanzate, si inizia a parlare di robotica, l’obiettivo è infatti, andare di pari passo coi ritmi frenetici della quotidianità: ottenere il corretto ripristino della funzione con una riduzione dei normali tempi terapeutici.
Dove ti vedi tra vent’anni?
Il mio sogno sarebbe quello di aprire un grande poliambulatorio con più professionisti, medici e operatori, senza trascurare però il mio desiderio più grande: l’insegnamento. Sarebbe molto gratificante per me poter diventare un docente universitario, trasmettere la mia passione e quello che, giorno dopo giorno, sto imparando con molta curiosità.