Il collettivo di cervelli di alta levatura, ancora una volta scende in campo e mette a disposizione intelligenza e competenze in difesa della libertà e dei diritti umani.
Il conflitto tra Russia e Ucraina si sta combattendo su più fronti, anche su quello della rete.
Il 24 febbraio 2022, con un tweet, Anonymous ha dichiarato “cyber war” al governo russo, con lo scopo di ostacolare e fermare la guerra.
Poco tempo dopo, il 26 febbraio, il collettivo di attivisti hacker rivendica la violazione del sito del Ministero della difesa russo, mandando offline i siti governativi, tra cui anche Kremlin.ru e Duma. Diverse testimonianze dicono che essi risultassero fuori linea anche all’interno del Paese.
Sembrerebbe che sia stato esflitrato l’intero database del sito governativo che conteneva molte informazioni private del personale del Ministero. I dati sono stati messi in chiaro e resi scaricabili liberamente attraverso il servizio Mega di condivisione file.
Sui siti e i forum underground giravano vari database, di cui il principale con in chiaro username e password sottratti al sito Fsb.ru, il sito dell’agenzia di intelligence russa.
Rivendicato il 28 febbraio, con un altro tweet da parte di Anonymous, un attacco hacker contro le ferrovie bielorusse in cui si afferma che “tutti i servizi sono fuori uso e resteranno disattivati finché le forze russe non lasceranno il territorio della Bielorussia”. Gli attivisti hanno bloccato anche i siti web delle banche del Paese.
Ma chi è Anonymous?
Nasce nel 2003, dalla pubblicazione anonima sul web, per poi diventare un vero e proprio movimento che si batte contro ingiustizie e violenze.
Anonymous si descrive come un progetto di collaborazione tra attivisti provenienti da diversi paesi del mondo con idee e opinioni politiche differenti che condivide principi come la libertà di informazione, di parola e divulgazione della verità.
Il collettivo attacca governi, aziende e istituzioni, pubblicando documenti tenuti ingiustamente segreti. Il simbolo di Anonymous è la famosa e misteriosa maschera che compare nel film: “V come vendetta”.
Il movimento ha rivendicato diverse azioni come l’aver contribuito a fare arrestare Forcand, un presunto predatore di internet che tentava di adescare e molestare un ragazzo di 14 anni nel 2007 in Canada e l’atto di protesta contro Scientology nel 2008, con annesso rilascio di documenti sensibili e il blocco dei siti della setta con attacchi in DoS (denial of service) volti a sovraccaricarli rendendoli fuori uso.
Famosa anche l’operazione Ku Klux Klan nel 2015, dove gli hacker resero pubbliche le identità di circa mille membri appartenenti a diverse organizzazioni segrete statunitensi con finalità politiche, terroristiche e contenuti razzisti.
Anonymous non ha partiti o leader politici che lo controllano; è un movimento decentralizzato di hacktivismo che agisce in modo coordinato e in questo caso ha deciso di opporsi ad una guerra che indipendentemente dai motivi è sempre deprecabile perché a pagarne le spese sono quasi sempre persone comuni: uomini, donne, bambini che nulla c’entrano con i giochi di potere dei potenti.
Eliana Merlino