* Streets of Philadelphia – Bruce Springsteen, 1992
Undici e trenta dell’ultimo giorno di un anno speciale. Angela Acciarino sorride ai suoi vent’anni. Bellezza: [bel’lettsa] s.f. 1. qualità di ciò che è bello. Riduttivo? Forse… Parli davanti ai suoi occhi da fiaba e il tempo fugge lontano, veloce come un fulmine nel cielo di settembre. Idee, esperienze, parole, sorrisi e pensieri avvolti di pura femminilità.
“I walked the avenue ’til my legs felt like stone I heard voices of friends vanished and gone…”
Le chiedo di lei… «Sono al primo anno di scienze dell’educazione. Cinque anni, laurea breve più specializzazione. Mi sono fermata per un anno a causa del lavoro, ma non mi sono accontentata, non mi sentivo completa».
Un anno importante per te, il 2008. L’esperienza di miss Italia a Salsomaggiore cosa ti ha lasciato?
«Un mese difficilissimo e duro. Mi resta il ricordo del bellissimo rapporto con le altre ragazze. Non c’era gelosia o invidia. Ho trovato complicità e allegria anche nelle difficoltà e nella precarietà di orari massacranti e di un avvenimento che ti travolge con i suoi ritmi frenetici, quasi insostenibili».
Lo rifaresti?
«…con uno spirito diverso. Più determinata verso l’obbiettivo finale».
“At night I hear the blood in my veins Just as black and whispering as the rain On the streets of Philadelphia”
A Salsomaggiore ha vinto la più bella?
«Ha vinto la più “donna”, come è giusto che sia. A me piace molto Miriam Leone, perché sa unire una bellezza speciale al fascino femminile di una ragazza intelligente, attiva, preparata».
Parliamo dell’amicizia, allora… qual è il tuo pensiero in merito?
«Ho due amiche vere. Credo molto nell’amicizia».
“Chi è amico di tutti non è amico di nessuno”, scrisse Schopenauer. Sei d’accordo?
«Assolutamente sì. Saper distinguere è importante e dà la giusta misura della qualità dei rapporti. Le amicizie vere sono sempre poche e preziose». Personalità: [personali’ta] s.f. 1. il complesso delle qualità caratteristiche di una persona, in quanto distinta dalle altre.
nome Angela; cognome Acciarino; nata a Foligno il 16 settembre 1988
studente, fidanzata, modella, sportiva, impegnata nel sociale, molto fotogenica, idee chiare, un sogno nel cassetto…
Qual è quel sogno?
«Una famiglia, dei figli, una vita serena vicino a chi amo e mi ama».
Un uomo che ti fa ridere o un uomo che ti fa sognare?
«Che mi fa sognare… io sono una sognatrice».
Scegli un posto nel mondo…
«Australia. Vorrei andarci, mio nonno vive là. Altro mondo, altra mentalità. I giovani vogliono divertirsi davvero senza badare troppo all’apparenza».
Cosa pensi della tua città (Foligno, ndr)?
«…che ha bisogno di una bella scossa! Abbiamo delle potenzialità incredibili che vengono valorizzate solo in parte».
Mi sembra di capire che questa realtà ti va un po’ stretta…
«Non ho niente contro la mia città, anzi… è solo che a volte la gente giudica troppo soffermandosi all’apparenza delle cose, al modo di vestire, alle persone che frequenti. Non si va lontano se le idee restano quelle del secolo scorso…»
“Ain’t no angel gonna greet me It’s just you and I my friend…”
Il tuo film preferito?
«”Philadelphia”, con Tom Hanks e Denzel Washington. Ma mi ha toccato molto anche “Mi chiamo Sam”, con Sean Penn protagonista».
L’ultimo film che hai visto al cinema?
«“Come Dio comanda”. Mi è piaciuto molto, davvero intenso e emozionante. Racconta di qualcosa che esiste davvero, che è nel tessuto della nostra società».
Hai vissuto qualche esperienza a contatto con l’impegno nel sociale?
«Sì. Ho avuto esperienze di stage in alcune comunità e cooperative per diversamente abili, per anziani, per minori disagiati. Anche mia sorella maggiore è molto impegnata nel sociale e fra noi si parla di certe situazioni, delle molteplici esperienze che abbiamo vissuto».
“My clothes don’t fit me no more I walked a thousand miles Just to slip this skin”
Quando è stata la prima volta che qualcuno ti ha detto che eri bella, e non come si dice a una bambina…?
«Adesso che mi ci fai pensare, il mio ragazzo non me lo dice mai! (ride)… Non ricordo quella prima volta, posso dire però che molti ragazzi danno alcune cose per scontate: magari pensano che sei bella e non lo dicono. Alle donne piace moltissimo sentirsi belle e soprattutto sentirsi dire di esserlo…» Femminilità: [femminili’ta] s.f. 1. l’indole, le qualità proprie della donna.
A prima vista si direbbe che fai molta attività sportiva… non è che invece sei una di quelle “pigrizia & pantofole”?
«Sport da sempre… in passato ho fatto arrampicata libera, un’esperienza stupenda. Ora vado in palestra e quando posso a correre, anche se il tempo non ce n’è mai abbastanza…»
Cos’hai provato la prima volta che hai sfilato?
«Le gambe non volevano sapere di muoversi. Avevo tredici anni, dovevamo sfilare con i nostri abiti, in intimo, e mia madre mi ha comprato una coulotte gigante e un reggiseno mooolto coprente… Le scarpe mi facevano malissimo, una tortura!!! Però ho vinto, e il ricordo di mia sorella che mi consegna i fiori è una delle cose più belle che porto con me».
A proposito, scegli una foto che vorresti portare sempre con te…
«Scelgo un portafoto a raggiera per mettere le foto più belle… se devo prenderne una soltanto, una foto da bambina insieme a mia nonna che non ho mai tolto da sopra il comodino».
Cosa pensi delle ragazze del mondo dello spettacolo che si mettono in politica?
«Ben venga chi lo fa con una base culturale e un progetto serio. Ma andare in pubblico a parlare di questioni importanti senza cognizione di causa può diventare solo controproducente».
Se dovessi ricevere una proposta davvero importante in una città lontana dai tuoi affetti, dai luoghi dove vivi ora, che faresti?
«Cercherei di conciliare al meglio le due cose. Di trovare un compromesso. Ma se dovessi rinunciare a una persona cara, la risposta sarebbe: no, grazie».
Cosa farai da grande?
«Mi vedo con tanti “marmocchi” intorno. Mi piacerebbe moltissimo lavorare a contatto con i bambini. E una famiglia, quella del sogno di prima…»
Scegli una serata tipo…
«Ne scelgo due: la prima con il mio ragazzo, divano coperta film e tante coccole… l’altra tutti insieme a tavola, fra amici».
Qual è il tuo libro preferito?
«In genere preferisco la saggistica piuttosto che la narrativa. L’ultimo libro che ho letto mi è piaciuto molto. Si intitola “La moda”, di Georg Simmel».
Adesso dovresti scegliere una canzone, come se fosse la colonna sonora per accompagnare le nostre parole e i pensieri di chi leggerà…
«Nessun dubbio: ”Streets of Philadelphia”, di Bruce Springsteen
Parlaci della tua famiglia.
«Sono molto legata a tutti loro, amo follemente mia madre e non potrei immaginarmi senza la sua presenza. Però negli ultimi anni ho imparato a capire e ad apprezzare l’importanza di mio padre nella mia esistenza, e mia sorella è il punto di riferimento assoluto; lei è quello che io vorrei essere da grande, il tipo di persona che vorrei diventare e se ho fatto alcune scelte importanti lo devo soprattutto a lei. Magari questo non lo sa, ed è arrivato il momento di dirglielo…»
“…So receive me brother with your faithless kiss Or will we leave each other alone like this On the streets of Philadelphia” *
Infine: dicci quello che vuoi. Hai uno spazio tutto per te e i per i tuoi pensieri…
«Così senza preavviso??? (ride)… ti dico che quest’intervista mi è piaciuta molto. Mi viene in mente che tempo fa un giornalista, in un’intervista “di sfuggita” mi chiese la mia idea a proposito dell’anoressia. Ecco, vorrei dire che la bellezza di una donna è nelle forme e nella femminilità. Tutte le ragazze, me compresa, sono passate attraverso una fase nella quale non si riesce a capire il valore del proprio corpo. Inevitabilmente, una ragazza che non mangia non può essere bella, non può trovare quell’equilibrio, quella sicurezza e quell’immagine d’insieme che rendono veramente attraente una donna».
Angela Acciarino, foto © di Alexander Brucolini