Partiamo da un presupposto. Abbiamo già un’analogia. Quale? Tu stai leggendo… Io sto scrivendo. Entrambi non sappiamo cosa sto per dire. Lo scopriremo insieme, alla fine.
La gelosia. Che cos’è?
Innanzitutto, secondo me, la gelosia nasce da un’insicurezza. Anzi, potrebbe esserne tranquillamente il sinonimo per eccellenza…
E, anche se può sembrare ovvio, in pochi sanno che essere gelosi significa SOPRATTUTTO non aver fiducia in se stessi.
Ma questo è solo il primo step.
Già, perché poi esiste l’irrazionale. E tu, puoi anche essere sicuro di te stesso, ma quando arriva una persona che ti toglie la terra da sotto i piedi: ti sentirai perso.
Esistono poche persone che restano in piedi cadendo, in genere sono quelle apparentemente meno emotive, senza dubbio più pratiche, senz’altro quelle più egoiste.
Che poi, visto così, l’egoismo non è neanche un difetto…
Secondo step.
Chi è geloso?
Domanda interessante.
Ho 36 anni. Diverse relazioni alle spalle e, per esperienza, potrei tranquillamente affermare che le ragazze più gelose che ho avuto sono quelle che mi hanno tradito. O, almeno, quelle che hanno pensato di farlo…
Ma non sono un santo, sia chiaro.
Pur NON AVENDO MAI TRADITO con il corpo, la mia mente e il mio cuore hanno fatto spesso a gara…
Chiaro, non è andata sempre così, anzi…
Dopo queste esperienze in cui ho “peccato” di gelosia, ora sono “guarito”: sono libero!
Accetto la mia vita e accolgo quella degli altri, senza giudicarne il passato.
Anche perché, ci si incontra sempre nel momento giusto.
E le esperienze vissute sono necessarie, determinanti per il nostro nuovo incontro.
Poi…
Tutto dipende da come si imposta un rapporto: il primo approccio è RILEVANTE.
Quando hai talento e smascheri le tue paure, riesci a presentarti per quello che sei veramente; confessando paranoie o situazioni ambigue; sputtanandoti a dovere, ma… Almeno cancelli gli alibi, no?
Perché quando riesci ad impostare un rapporto sulla sincerità estrema, cresce la FIDUCIA che, con i FATTI, può diventare incondizionata…
Chi è geloso tradisce di più. O, per lo meno, anticipa i tempi.
Perchè, arredando i suoi armadi con scheletri o segreti, “il colpevole” trasmetterebbe dubbi e insicurezze ma, soprattutto, partorirebbe il suo tarlo.
Quale?!
“E se lo facesse pure lei?! Se anche lei avesse dei segreti?!”
Allora che fai?
Ti metti a controllare qualsiasi cosa.
Diventi un profiler e cerchi tutti i dettagli, anche quelli più irrilevanti (per gli altri).
Controlli l’orario di accesso su Whatsapp o Telegram.
Che il partner non può togliere o oscurare (altrimenti dimostrerebbe di voler nascondere qualcosa).
Poi fai una ricerca dei “like” o richieste di amicizie sospette su FB. E, se quei “like” dovessero diventare ricorrenti verso una persona, è facile: due indizi fanno una prova e scatta l’inquisizione.
Instagram?
Lì la situazione è più complicata, perché c’è il trucco…
I “like” alle foto si possono anche mascherare… Nel senso che, chi è consapevole di aver esagerato con i consensi verso una persona, trova la strada alternativa: diventa follower dei personaggi famosi (o dei profili rilevanti) e comincia a sparare like ovunque per non essere sulla home con i dettagli della ricerca iniziale.
Tuttavia, il traditore per eccellenza potrebbe essere ancora più scaltro.
Sì perché utilizzerebbe i giochi, le app (tipo Ruzzle) per chattare indisturbato…
Insomma, senza girarci troppo intorno…
Se una persona ti volesse tradire… Ce la farebbe! Sempre…
Quindi… Se sei geloso fino all’inverosimile, vuol dire soltanto una cosa: non ti fidi.
Ora andiamo al terzo step.
“Il cornuto”.
Qui la storia si fa più complicata.
Già… A volte capita di essere in una situazione brutta a tal punto che sei l’unico/a a non sapere di essere stato tradito/a.
Già, perché quando vivi in un paese, la gente si nasconde dietro l’immagine… Davanti a te fa una faccia e, appena te ne vai, elenca le tue similitudini con i cervi…
Se ciò accadesse, inizialmente potresti sentirti lo zimbello di tutti.
Perché in questi casi l’orgoglio recita un ruolo determinante. E non c’è cosa peggiore di far fronte al giudizio quando si è deboli.
Se ne esce sempre sconfitti.
Sempre.
Poi, per fortuna, quando ci si rigenera, arriva l’illuminazione: la consapevolezza che essere traditi non significa perdere la faccia…
Altrettanto non si può dire di chi tradisce.
Quarto step.
La verità.
Una sana gelosia può soltanto far bene.
Come viene spiegato in un celebre film, se una persona non è minimamente preoccupata di perderti… “la verità è che non gli piaci abbastanza”!
Ultimo step.
La libertà.
Diciamocelo. Il rapporto ottimale è quello basato sulla scelta e sulla fiducia.
Quando un uomo sceglie una donna non le proibirebbe mai di vivere e conoscere.
NON SIAMO DI NESSUNO, a volte non siamo neanche di noi stessi…
Ecco perché la LIBERTÀ recita un ruolo determinante.
Poiché, quando ci sono le limitazioni, i paletti, le paranoie che la gelosia crea, non ci sono neanche le opzioni: si è costretti a scegliere quella persona lì!
E… Non c’è da stupirsi se quel partner vada a cercare attenzioni altrove.
Tuttavia, quando sai di godere della completa fiducia, puoi essere te stesso e fare le cose più naturali, uscire con gli amici, andare ai concerti, allo stadio, etc… etc…
Spontaneamente, non ti verrebbe di pensare al tradimento.
Sceglierai per sempre lei.
Sceglierai per sempre lui.
Perché in un mondo di pretese, non si può che innamorarsi delle eccezioni, di chi ci accoglie per quello che siamo. Di chi ci prende per mano, senza andare più veloce o più piano.
Di chi rispetta i nostri interessi, le nostre passioni.
Di chi, soprattuto (quanto mi piacerebbe essere volgare) non ci rompe i …………
Va bè…
Il punto è questo.
Esistono poche persone che si amano per quello che sono.
Per loro la caduta rappresenterà un insegnamento.
A volte si vince.
A volte si perde.
E… Quando lo fai con il cuore, VIVRAI. Viaggerai. Incontrerai…
L‘EMOZIONE traduce l’energia in movimento e, se riesci a SENTIRLA DAVVERO, ti lascerai guidare dal vento.
In completa armonia con la tua evoluzione.