UN CASTELLO ALL’ORIZZONTE 2015
quarta edizione
Al Castello di Postignano, Castello all’orizzonte 2015 | Il programma
Castello di Postignano
Sellano (PG)
maggio – ottobre 2015
Da maggio ad ottobre 2015, presso il borgo medioevale di Postignano (PG), in Umbria, si terrà la quarta edizione della manifestazione culturale estiva “Un Castello all’orizzonte”.
Postignano è una frazione del Comune di Sellano che fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura dei due proprietari, gli architetti napoletani Gennaro Matacena e Matteo Scaramella (Mirto srl). E sono proprio i due architetti ad organizzare le iniziative estive al borgo, con il Patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano.
Tra gli ospiti di Un Castello all’orizzonte 2015, lo scrittore Daniel Pennac, l’attore Renato Carpentieri che racconterà il rapporto tra Immanuel Kant e il suo servo, la storica e giornalista Lucetta Scaraffia che terrà una conferenza sull’origine di monasteri e conventi in Umbria, il critico enogastronomico Luigi Cremona e la giornalista Lorenza Vitali che discuteranno sulla cultura del cibo e la rinascita dei borghi insieme ad altri invitati, la cantante jazz Aurielle Sciorilli, il talentuoso fisarmonicista Pietro Adragna, il pittore Alfredo Maiorino, e tanti altri.
L’ingresso agli eventi è gratuito tranne per quelli del 4 luglio e del 29 agosto.
A PROPOSITO DELLA QUARTA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE, MATACENA E SCARAMELLA DICHIARANO: “Ogni anno, nel formulare il programma di “Un Castello all’Orizzonte”, ci poniamo l’obiettivo di offrire un insieme di eventi più interessanti di quello degli anni precedenti. Quest’anno abbiamo ulteriormente diversificato il carattere degli eventi. Più musica contemporanea, jazz e tango, teatro, conferenze su enogastronomia e archeologia arborea, incontri con autori e attori, con Daniel Pennac e Renato Carpentieri, arte moderna e contemporanea, fotografia, musica classica. Inoltre, una masterclass di piano, con la professoressa parigina Beate Perrey, una masterclass di pittura con la pittrice canadese Michèle Delisle, seminari di shiatsu condotti da fisioterapiste plurilaureate. Nel borgo sono fruibili nuovi spazi: il wine bar ‘Vini e Oli dell’Umbria’, il centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il giardino delle rose”.
Lo staff del Castello di Postignano si è arricchito di nuove professionalità, come sempre attente alle esigenze dei clienti e degli ospiti.
L’attestato ricevuto dai Club Unesco d’Europa per il restauro del borgo e il successo che il documentario “Un’architettura spontanea dall’abbandono al recupero” ha ottenuto al Festival International des Films d’Art di Montréal, ci confortano nel ritenere che il percorso intrapreso valorizzi la storia e la bellezza della terra d’Umbria”.
Il primo evento in cartellone, è per sabato 23 maggio prossimo: alle ore 18.30, si inaugurerà una mostra personale di opere pittoriche di Vincenzo Balsamo dal titolo “la poetica della rèverie, tra segno e sogno” .
L’esposizione, organizzata dalla Mirto srl in collaborazione con l’Archivio Generale Vincenzo Balsamo si potrà visitare fino al 20 giugno 2015 presso Il Torchio, app. Sabbioneta nei seguenti orari: 10.30 – 13 e 15 – 19.
Il Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna - un albergo “diffuso” - un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l'attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia - una sala conferenze - un centro servizi - l’antica chiesa, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento. Qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane.
Alla fine degli anni ’60, l’architetto americano Norman F. Carver definì il Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns”.
Il borgo di Postignano (esempio meglio conservato tra i villaggi fortificati della Valnerina) ha forma di triangolo, con torre di avvistamento in alto e mura che circondano le abitazioni costruite sul declivio di una collina. Il Castello fu conteso da Foligno e Spoleto e prese parte alle guerre tra guelfi e ghibellini. Soprattutto tra il XIV e il XV secolo, il borgo ebbe una fiorente economia basata su agricoltura, attività forestali, artigianato del ferro e canapa. A partire dal XVI secolo la sua popolazione cominciò a diminuire; nel corso del ’900 vi fu una consistente emigrazione. Nel 1966, a seguito di un piccolo cedimento del terreno, le famiglie furono evacuate. L’abbandono provocò il deterioramento del borgo, aggravato dal sisma del 1997. Nel 2004 il borgo è stato inserito nell’elenco dei monumenti di interesse storico artistico dal Ministero dei Beni Culturali. Nel 2007 la Mirto srl, che aveva acquistato il borgo prima del sisma, iniziò il restauro degli edifici e degli affreschi, con il contributo della Regione Umbria e il sostegno dell’ Amministrazione di Sellano.
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