L’incontro è stato organizzato dalla Società Italiana di Neonatologia, Sezione Umbria
(Avi News) – Perugia, 30 set. – “Diabete e Procreazione” è stato il tema del convegno organizzato dalla Società Italiana di Neonatologia, Sezione Umbria e che, il 28 e il 29 settembre, ha visto riunirsi medici e ricercatori provenienti da centri di eccellenza italiani a San Martino in Campo, presso “La Posta dei Donini”.
Tra gli obiettivi del convegno, organizzato dal presidente della SIN Umbria, nonché direttore della Struttura Complessa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, dottor Giancarlo Barboni, individuare e seguire nel tempo situazioni di rischio sia con valutazioni cliniche che con tecniche ecografiche innovative; operare, in collaborazione con la famiglia ed il pediatra curante, interventi di riduzione e controllo dei rischi riscontrati nei nati da madre diabetica; migliorare gli ‘outcomes’ materni-fetali e neonatali; ridurre il rischio di morbilità neonatale ed i tempi di degenza; verificare ed implementare l’efficienza degli interventi assistenziali; ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane e tecnologiche con adeguata integrazione multidisciplinare. Una due giorni durante la quale medici e ricercatori hanno esaminato tutti gli argomenti inerenti la gestione della donna affetta da diabete in gravidanza e del suo neonato. “Un argomento – ha spiegato il dottor Barboni – che ha avuto una enorme evoluzione negli ultimi decenni, con una notevole evoluzione nella gestione del problema da parte di diabetologi e ostetrici, che oggi riescono a modificarne in maniera importantissima il decorso. Mentre fino a qualche tempo fa la gravidanza della donna diabetica era aggravata da una incidenza altissima di complicanze riguardanti, appunto, il frutto del concepimento, sia durante la vita intrauterina sia dopo la nascita, adesso grazie a questa migliorata assistenza materna alla fine della gravidanza riusciamo ad avere dei neonati che sono pressoché tutti sostanzialmente sani e normali”. Il dottor Barboni ha quindi ricordato come “dal 2008 si è strutturato presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia, un gruppo multidisciplinare che affronta l’argomento della procreazione della madre diabetica specificamente”. “Un team – ha sottolineato – che comprende diabetologi, nutrizionisti, ostetrici, neonatologi, cardiologi pediatrici e altre importanti figure e che permette di gestire al meglio la gravidanza della madre diabetica e quindi di minimizzare i rischi che questa circostanza comporta, assicurando quasi nella maggior parte dei casi la nascita di neonati sani”.
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