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Chi come me ha fatto il militare un bel po’ di anni fa (purtroppo) e magari nei Paracadutisti (per fortuna) ricorderà con un misto di amore e odio quella frase che, soprattutto nei primi mesi, si sentiva ripetere spesso durante il giorno (e a volte la notte): “Vai a terra!”
Ovviamente sto parlando dei piegamenti, spesso chiamati erroneamente un po’ da tutti con il nome di “flessioni”, un esercizio vecchio come il mondo ma ancora fra i migliori per la parte superiore del corpo. Se analizziamo bene questo semplice ed efficace esercizio, possiamo trovare delle ottime variabili a cui si adatta facilmente. Innanzi tutto bisogna comprendere quali muscoli lavorano maggiormente. Nella fase concentrica è una distensione e quindi vengono chiamati in causa maggiormente i muscoli di spinta che, essendo un esercizio multiarticolare, lavorano sinergicamente e in proporzione diversa fra loro. Al contrario di come pensano molti non è esatto dire che a seconda dell’ampiezza delle mani lavori una porzione più interna o esterna del petto, visto che le sue fibre sono disposte orizzontalmente. Mani disposte più all’interno porteranno un carico maggiore ai tricipiti e deltoide anteriore rispetto ai pettorali, mentre mani posizionate all’esterno porteranno un maggiore allungamento e quindi una maggiore contrazione dei pettorali. Diverso è invece il discorso della posizione del busto: un’inclinazione maggiore o minore solleciterà diversamente le fibre superiori o inferiori. Ecco la prima variante, i piedi sollevati su un rialzo creeranno un diverso lavoro muscolare che si può ulteriormente diversificare utilizzando come appoggio una fit-ball anche con un piede soltanto. In questo caso avremo un effetto destabilizzante di cui beneficerà tutto il corpo. Un’altra variante è quella di creare un diverso appoggio fra le due mani, ad esempio con una mano su una base instabile, per un ottimo lavoro propriocettivo. Sono solo due esempi di come si possa arricchire un esercizio già buonissimo che si può fare ovunque e con le opportune modifiche può essere effettuato anche dalle donne; se poi lo abbiniamo ad esercizi, come ad esempio squat o trazioni, avremo un coinvolgimento muscolare globale e di facile realizzazione.
Buon Allenamento!
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A cura di Massimiliano Perfetti
Personal Trainer A.I.P.T.
Istruttore
Preparatore Atletico
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