50 sfumature di… Pintus
La Recensione
Teatro Lyrick di Assisi – 28 ottobre 2014
Prima di entrare nelle 50 sfumature di Pintus, proprio davanti all’ingresso del Teatro Lyrick di Assisi, ho casualmente incontrato Gianluca Liberali, fondatore con Lucia Fiumi dell’Associazione Umbra Canzone e Musica d’Autore: “È il primo appuntamento della stagione di Musica Eventi d’Autore e neanche noi ci aspettavamo un successo simile. Lo spettacolo sta per iniziare e, indipendentemente da come andrà a finire, Angelo Pintus ha già vinto. Basti guardare l’afflusso di giovani e l’entusiasmo che si respira in sala. Magari per alcuni di loro è la prima volta a teatro. Quindi, al di là dell’intrattenimento, è senz’altro un appuntamento propedeutico ed educativo per l’arte teatrale.”
E mai parole furono così profetiche!
Appena si sono abbassate le luci del Teatro Lyrick, un’atmosfera positiva d’energia e di vita ha improvvisamente caldeggiato l’ambiente circostante. Angelo Pintus, comico di riferimento del programma televisivo Colorado Café, si è presentato con la musica di “GreyGoose” di Cesare Cremonini, dando vita al primo di molti sketch musicali che si sono frapposti tra una scena e un’altra.
Ed è apparso al pubblico con un leggio, un microfono e uno sgabello con sopra una bottiglia d’acqua e una penna da scrivere. Lo sfondo blu notte, illuminato da quattro fari collocati agli angoli del palco.
“Certo, è una scenografia scarna”, il primo pensiero che ho avuto.
“No, qualsiasi altra cosa non sarebbe stata pertinente al tema”, la mia opinione dopo aver visto le sfumature di Pintus!
Si, ma chi è Pintus?
Un uomo, prima di tutto. Neanche troppo comico, mi verrebbe da dire. Nel senso che in lui ho trovato quella genuinità che spesso si perde con il professionismo. E nel guardarlo per la prima volta dal vivo, ho potuto apprezzare l’arte del suo diletto.
Si è presentato al pubblico con un entusiasmo e un’energia pari a quella dei bambini. Ha aperto lo show ironizzando sulla strana architettura del Teatro Lyrick che, a differenza dei canonici teatri, sviluppa la sua grandezza soltanto per lunghezza e per lui rievocava un aeroporto. Così, si è messo a gesticolare come un hostess quando indica le uscite di sicurezza prima di prendere il volo, un gesto che sin dalle prime battute è apparso come il fil rouge della serata.
Perché poi si è volati da un episodio a un altro, senza avere il tempo di guardare l’orologio.
L’uomo e la donna. La scuola. La famiglia. Il Lavoro. La Televisione. Episodi di vita sviluppati e sviscerati con una simpatia tutt’altro che ricercata.
Ecco chi è Pintus, triestino di origini sarde, liguri e francesi. Un uomo che ha raggiunto la notorietà per la sua modestia e semplicità. Un valore assolutamente unico.
Nella prima parte dello show, Pintus ha ripercorso la sua infanzia estremizzando le figure dei parenti sardi, delle maestre di scuola e della sua famiglia. La figura “diabolica” della madre (perché “loro” educano i figli maschi con eccessiva protezione e severità) e quella “decadente” del padre, hanno travestito l’umore dei più piccoli. Sketch assolutamente divertenti e spensierati tanto da trovare uniformità nel sorriso collegiale della sala.
E poi le immancabili imitazioni dei personaggi che l’hanno reso celebre, come la telecronaca sportiva del grandissimo Bruno Pizzul, o l’immagine caliente di Antonio Banderas, il tipico “cribbio” e l’inconfondibile cadenza dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, fino alle smorfie caratteristiche del campione di calcio Zlatan Ibrahimovic e dell’allenatore Josè Mourinho.
Poi Pintus ha dissacrato la figura dell’italiano in giro per il mondo. Tanto per intenderci, colui che, ovunque si trovi, ha bisogno di un altro italiano per poter trovare la propria dimensione. Ovviamente, il consenso del pubblico è stato nuovamente unanime. E, seppur letto in chiave ironica, l’analisi di Pintus riguardante al problema da cui nasce questo modo disadattato di vivere fuori da nostri confini, deriva esclusivamente da una lacuna culturale tramandata dalla nostra istruzione scolastica.
D’altronde, come si può imparare l’inglese quando ad insegnarcelo è un docente calabrese che parla a stento l’italiano? Magari sono esempi esasperati, ma ognuno di noi a scuola, almeno una volta nella vita, ha sicuramente vissuto episodi analoghi.
Pintus usa il linguaggio dei bambini, inteso come quello universale, comprensibile alla massa ma non per questo privo di profondità. Anzi, è proprio attraverso il suo talento e la sua spensieratezza che nascono spunti di riflessione senza cadere nel baratro dell’incomprensione.
Il tema di 50 sfumature di Pintus è proprio la comunicazione. In un mondo fatto di frivolezze e social network, di insegnamenti uniformizzati, si nasce e si matura con il bisogno di essere ascoltati e con l’incapacità di riuscire a comunicarlo.
E, per rendere più efficace l’idea, l’artista si è improvvisato cantante (ottima performance, ndr) interpretando Mad World dei Tears for Fears per spiegare appunto che tutti i bambini hanno bisogno di essere “letti” per ciò che sono dentro!
“I bambini aspettano il giorno
In cui si sentiranno bene
Buon compleanno, buon compleanno.
Mi hai fatto sentire nel modo
In cui ogni bambino dovrebbe sentirsi
Siediti e ascolta, siediti e ascolta.
Sono andato a scuola ed ero così nervoso
Nessuno mi conosceva nessuno mi conosceva
Buongiorno maestra,
Mi dica qual è la mia lezione,
guardami dentro, guardami dentro”
Gli applausi scroscianti del Teatro Lyrick hanno accompagnato la fine di questa canzone.
Il gran finale è stato semplice e genuino. Pintus ha accolto sul palco un bambino tra la folla e si è fatto scattare un selfie con la complicità del pubblico della sala.
“Lo spettacolo per i più grandi finisce qui. Vi ringrazio enormemente per l’affetto e per il calore che mi avete trasmesso. Vi prego gentilmente di uscire senza portarvi dietro i vostri bambini. Per loro lo spettacolo continuerà almeno altri quindici minuti. Se la mia vita è cambiata è soprattutto grazie a loro perciò, se fossi un bambino e avessi davanti il mio idolo, vorrei conoscerlo per realizzare un “sogno”. Ecco… i miei idoli siete voi ”
Angelo Pintus
L’ha fatto davvero. Non serve descrivere altro se non condividere che è troppo bello il mondo visto con gli occhi di un bambino![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21287″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full” border_color=”grey”][vc_column_text]
Umbria Eventi d’Autore
Tel: +39 320.9583795
Web Site www.musicaeventiautore.it
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Angelo Pintus
Web Site www.angelopintus.com
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Gli altri eventi in programma per la stagione “Umbria Eventi d’Autore”:
Cesare Cremonini – ‘Logico Tour 2014’ (18 novembre, Palaevangelisti di Perugia)
Enrico Brignano – ‘Evolushow’ (25 novembre, teatro Lyrick di Assisi)
Fabi-Silvestri-Gazzè – ‘Il Padrone della Festa tour’ (27 novembre, Palaevangelisti di Perugia) Giuseppe Giacobazzi – ‘Un po’ di me’ (4 dicembre, teatro Morlacchi di Perugia)
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