Destinati all’estinzione | RECENSIONE
Angelo Pintus
Evento promosso da Tourné in collaborazione con MEA Concerti
Mercoledì 6 novembre il teatro Lyrick di Assisi ha ospitato Angelo Pintus, one man show dello spettacolo Destinati all’estinzione.
Il comico triestino ha fatto registrare l’ennesimo sold-out del suo tour, coinvolgendo il pubblico di Assisi in uno spettacolo dirompente dove non sono mancati autentici colpi di scena.
Il primo è andato al di là delle risate ed ha visto protagonista proprio il pubblico. Durante uno dei suoi sketch Pintus è sceso in platea andando incontro ad un ragazzo di Gualdo Tadino che, nell’incredulità degli spettatori, ha richiamato l’attenzione del comico per fare una proposta di matrimonio alla sua fidanzata. Una scena romantica e commovente che ha inspirato l’applauso spontaneo di tutta la platea. Anche Pintus non è stato indifferente ed ha celebrato l’unione con entusiasmo. Il fatidico sì è stato accolto da tutti con trepidazione e, forse, sono questi i gesti di cui abbiamo bisogno per non andare incontro all’estinzione!
Lo spettacolo ovviamente è ripreso con estremo vigore e il versatile artista ha ripreso le redini con disinvoltura.
Haters social, disagi stradali, mancanza d’umanità, uso smodato dei cellulari, terrapiattisti, rapporto con gli animali… Pintus ne ha per tutti!
Le tematiche sono serie, davvero.
Ed il talento assoluto di Pintus è proprio questo: riuscire a strappare una risata anche dove è quasi impossibile ridere!
Destinati all’estinzione riflette in pieno il disagio sociale che ogni giorno respiriamo. Viviamo in un mondo pieno di opportunità, di tecnologia…
Ma che uso ne facciamo?
È come dare la patente a chi non sa guidare.
È vero, la libertà di espressione è un diritto costituzionale, ma che peso diamo veramente alle parole?
La verità è che manca il contatto umano e non ci parliamo più.
Alcuni si nascondono, altri, i più facinorosi, si armano di una tastiera per sputar sentenze.
Destinati all’estinzione è una riflessione reale interpretata con magistrale ironia e sagacia da Angelo Pintus.
Scenografia minimal: una poltrona, un finto telefono, un baule e una grande lavagna.
D’altronde, non c’è bisogno di altro per esprimere un disagio…
I suoi monologhi sono pungenti e le sue imitazioni irriverenti.
Abbiamo tanto, forse troppo, ma non valorizziamo niente di quello che siamo.
Sarà forse che abbiamo smesso di utilizzare il cervello?
Pintus evidenzia anche questo aspetto, portando sul palco proprio un cervello (di gomma, ndr) per rendere meglio l’idea.
Lo spettacolo si incentra sull’identità dell’essere umano, su paranoie collettive e sull’involuzione della specie…
Ogni episodio descritto da Pintus nasconde una verità.
Tra il pubblico c’è chi ride a squarciagola e chi guarda il proprio partner simulandone la veridicità.
Perché tutto accade lentamente ed inesorabilmente.
Ognuno di noi conosce chi minimizza i propri reati.
Ognuno di noi ha un amico di un amico che parla e veste il proprio cane.
Ognuno di noi guida (o l’ha fatto) mentre manda messaggi al cellulare.
Ognuno di noi, senza dubbio, ha pensato almeno una volta che esista qualcuno che ci rubi l’ossigeno.
Pintus l’ha detto con un’ironia neanche troppo velata.
E, tra un applauso e un altro, ha utilizzato la lavagna per una prova del 9.
Tutto corrisponde.
Tutto torna.
Se continuiamo così siamo veramente destinati all’estinzione.
Ma, è anche vero che, finché c’è Pintus… c’è speranza!
PROSSIMI EVENTI TOURNÉ
- Il 16 novembre al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, Canto Libero, il Tributo a Lucio Battisti
- Il 19 novembre la Premiata Forneria Marconi al Teatro Lyrick di Assisi, PFM canta De André – Anniversary