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Teatro Stabile dell’Umbria/Compagnia Il Mercante con il sostegno alla produzione di Romaeuropa Festival
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UN SOGNO NELLA NOTTE DELL’ESTATE
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di William Shakespeare
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uno spettacolo di Massimiliano Civica
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costumi Clotilde
oggetti di scena Paola Benvenuto
maschere Atelier Erriquez & Cavarra
tecniche del corpo Alessandra Cristiani
tecniche della voce Francesca Della Monica
supervisione tecniche di ventriloquismo Samuel Barletti
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con
Elena Borgogni, Valentina Curatoli, Nicola Danesi, Oscar De Summa, Mirko Feliziani, Riccardo Goretti, Armando Iovino, Mauro Pescio, Alfonso Postiglione, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Diego Sepe, Luca Zacchini
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Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Andrea Cambi
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Il Teatro Stabile dell’Umbria mette in scena a partire da ottobre 2010, con debutto al Festival Romaeuropa, un nuovo spettacolo firmato da Massimiliano Civica, Un sogno nella notte dell’estate di William Shakespeare.
A tre anni di distanza dall’ultimo lavoro Il Mercante di Venezia, che è valso a Civica il Premio Ubu per la Regia 2008 e agli attori della sua compagnia il Premio Vittorio Mezzogiorno 2009, l’artista -già direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova- ha scelto di affrontare questa nuova avventura produttiva con il Teatro Stabile dell’Umbria, spinto dall’esigenza di intraprendere un percorso capace di portare verso un Teatro Popolare d’Arte, che sappia coniugare realtà, rigore, illusione e magia.
Il Sogno di Shakespeare pone domande sulla possibilità di mettere in scena ciò che resiste a qualsiasi tentativo di rappresentazione: il mondo degli spiriti, fate ed elfi che corrono per i boschi, il chiaro di luna dentro una sala teatrale. L’invisibile, insomma. L’invisibile che verrà mostrato in questo spettacolo con tecniche e segni intrinsecamente teatrali: il ventriloquismo attraverso cui le voci degli attori si staccano dai loro corpi per diventare minuscoli elfi e invisibili fate che danzano nell’aria “più veloci della sfera della luna”; la camminata dei fantasmi del Teatro Nō, con la quale Oberon e Titania, spiriti aerei e invisibili, scivolano librandosi in volo sul palco come non avessero peso, e altre invenzioni che non mancheranno di incuriosire il pubblico.
Per questo allestimento è stata scritta una nuova traduzione, realizzata dallo stesso Civica, che ha richiesto quasi due anni di lavoro. Essa si presenta come un unicum nel panorama delle interpretazioni testuali del canone shakespeariano, e costituirà un’assoluta novità per il teatro italiano.
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