WINSTON VS CHURCHILL
Recensione dello spettacolo
Molto si è detto del politico, statista, un uomo definito come “uno dei pilastri del XX secolo”. Nello spettacolo andato in scena al Teatro Morlacchi, Winston Churchill è prima di tutto un uomo, con tutte le sue umanissime contraddizioni, pieno di forza e risolutezza ma anche di fragilità e tormenti. Il protagonista compare alla fine del suo percorso sociale e umano, quando arriva il momento della consapevolezza delle sue azioni, cercando di chiudere il proprio cerchio, mai perdendo la sua coerenza.
In una scenografia semplice e chiara, lo spettatore si orienta bene tra il passato e il presente grazie all’espediente della radio che aiuta la comprensione dei numerosi salti temporali della sua vita. Un’impresa senz’altro ambiziosa quella di racchiudere in poco più di un’ora un’esistenza costellata di avvenimenti cruciali per la storia dell’intera umanità. Battiston sembra aver compreso appieno il senso di questa interpretazione, in cui la parte predominante, alla fine, è quella umana. È il Winston-uomo, che affiora in ogni sua frase e in ogni accento stilistico dello spettacolo.
Winston Vs Churchill, dalla regia di Paola Rota, con Giuseppe Battiston e Maria Roveran è andato in scena al Teatro Morlacchi da venerdì 6 a domenica 8 dicembre.